FRANCESCO GIOLI
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 29 giugno 1846, da Ranieri e da Rosa Del Panta. Primogenito di una famiglia benestante, studiò presso l'Accademia di Pisa quindi, dal 1863, all'Accademia di belle arti di Firenze sotto l’insegnamento di Antonio Ciseri.
Esordì come pittore nel 1868 a Firenze. Nel 1878 la sua carriera era già tracciata grazie al premio conseguito all'Esposizione internazionale di Parigi. Sposato decisamente lo spirto dei “macchiaoli”, Francesco espose a Roma e Londra, presso la Royal Academy, con Ai campi di giugno, dipinto che gli valse anche una medaglia d'argento all'Esposizione universale tenuta in questa città nello stesso anno.
Nel 1888 fu nominato professore all'Accademia di belle arti di Bologna e l'anno successivo a quella di Firenze. La sua produzione incessante non conobbe soste con il nuovo secolo esponendo con continuità in tutte le principali rassegne d’arte italiane e straniere: da Monaco, nel 1901, a Buenos Aires e Bruxelles nel 1910; e ancora presso la Royal Academy di Londra nel 1901 e nel 1913. L'importante sala personale alla Biennale di Venezia del 1914, con ben cinquantatré opere, sancì il successo internazionale di Francesco Gioli svolgendo in maniera antologica il suo percorso stilistico, dai primi passi legati alla pittura dei “macchiaioli” alle ultime tele aperte al Divisionismo e al Simbolismo. Morì a Firenze il 4 febbraio 1922.




