LUIGI GIOLI
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 16 novembre 1854, da Ranieri e da Rosa Del Panta.
Fratello minore del pittore Francesco, nonostante l'amore per la ricerca artistica, concluse gli studi di legge laureandosi in giurisprudenza. Questo non gli aveva impedito di seguire il proprio istinto e frequentare da giovane i corsi dell'Accademia di belle arti di Pisa.
Visse col fratello e con lui divenne assiduo degli ambienti “tardomacchiaioli”, con i quali condivise l'interesse per le scene campestri, per i soggetti maremmani e per le composizioni di animali, tradotti con stile naturalistico e con ricercata immediatezza pittorica nello studio dal vero. Diversamente da Francesco, che dall'esordio in clima pienamente macchiaiolo aveva tuttavia maturato successivamente un percorso autonomo ed eclettico, Luigi, nonostante l'assidua partecipazione alle appassionate discussioni sull'arte degli amici e colleghi nella villa di famiglia a Fauglia, rimase legato a un linguaggio strettamente toscano. Le sue opere sono per la maggior parte presenti in collezioni private.
Nel 1887 fu presente alla Biennale di Venezia con Ritorno dal pascolo, presentato nuovamente a Parigi nel 1889; sempre nel 1889 espose a Parigi e fu premiato per l'opera Scena di Maremma. Da questa data partecipò alle maggiori esposizioni nazionali e, con regolarità, a quelle della Società di belle arti di Firenze. A Milano presentò nel 1894 Nei prati e Fiera di vacche, riscuotendo sempre interesse e attenzione del pubblico e della critica. Morì a Firenze il 27 ottobre 1947.

